Tra qualche giorno festeggiamo la Pasqua.
Personalmente la festeggio anche qualche giorno prima; quest'anno, per esempio, il 4 aprile con i miei vecchietti del Trivulzio e la mia amica Angela, con la quale facciamo loro compagnia tutti i mercoledì.
Ho comprato degli ovetti e delle belle rose e farò un buon dolcetto, cose, che sono certa, gradiranno. Parleremo della Pasqua, di come viene festeggiata in ogni regione d'Italia, leggeremo qualche bella poesia, io ne ho scritto una per loro e per tutti quelli che vorranno leggerla e Angela canterà: Angela, con i suoi 86 anni ,
ha ancora tanta vivacità e una bella voce !!!! E' un piacere sentirla !
Luci e ombre
Luci e ombre
tutto finisce nella Luce !
E' l'ora dell' Angelus
dell'Ave Maria......
La pace della sera
o il tormento della sera?
Ma adesso è pace
Le campane suonano a festa
Tutto finisce nella Luce!
Il sonno aspetta
il suo trionfo,
il sonno amico del mondo
Ma la vita continua
nella speranza della luce.....
Anch'io vivo sperando nella luce
Nell'ansia della luce non tremo e afferro
un raggio caldo
del sole del giorno di Pasqua
Pasqua che nasce per riscaldarci
e per non farci sentire
soli......
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mercoledì 28 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
1° APRILE 19.....
RICORDI D'INFANZIA . Il PESCE D'APRILE
Ieri sera, guardando la trasmissione televisiva "Che tempo che fa" e ascoltando Fazio che intervistava Guccini con il suo ultimo libro " Le cose perdute", il pensiero mi è andato da solo indietro di tanti anni.
Guccini parlava di quanto siano oggigiorno diversi i giochi dei bambini; soprattutto non esiste più il "vieni giù a giocare" gridato dall'amico in strada e io aggiungo: il "mondo" giocato sul marciapiede e il "nascondersi" nelle vie adiacenti per poi toppare appena si vedeva il compagno e "l'un, due, tre..... stella" e tanti altri.
Fra questi, essendo vicini al 1° di aprile, mi è tornato alla mente il "mio pesce d'aprile"...., gioco che penso anche sparito da tempo nel modo in cui veniva allora interpretato da noi bambini.
Fra questi, essendo vicini al 1° di aprile, mi è tornato alla mente il "mio pesce d'aprile"...., gioco che penso anche sparito da tempo nel modo in cui veniva allora interpretato da noi bambini.
Avevo circa sette o otto anni e già verso il 20 di marzo con la mia Tata cominciavo a preparare il materiale che poi il 1° di aprile mi avrebbe procurato un gioco molto divertente.
Mi facevo procurare dalla mamma dei cartoncini bianchi e naturalmente le forbici con la punta arrotondata.
Con l'aiuto della Tata disegnavo su ognuno di essi un bel pesce piuttosto grande.
L'arte arrivava con la pittura. I colori più sgargianti decoravano il corpo del pesce: il rosso, il blù, il verde e il viola. Con il giallo dipingevo la coda e la testa, l'occhio naturalmte nero.
Spesso ne dipingevo alcuni anche con le righe di colori diversi e questi più appariscenti erano destinati alle persone più vicine a me.
Questo era il mio primo divertimento, portare in vita dei pesci di tutti i colori che, al solo vederli e sistemarli in una bella scatoletta di cartone, mi recava quella gioia infantile che si prova poi da grandi molto raramente......
Aspettavo, una volta finito di decorare i pesci, con un po' d'ansia il 1° d'aprile.
Di solito quella data capitava in un giorno qualunque del calendario e, allora nel pomeriggio, dopo aver fatto i soliti compiti, uscivo con la Tata, i miei pesci colorati e degli spillini.
Mi ricordo benissimo che le persone portavano ancora il cappotto o il soprabito, per cui non mi risultava difficile attaccare in punta di piedi con uno spillino un mio "pesce" alla schiena della signora che stava davanti a me o al nonno fermo davanti a un'edicola a leggere i titoli del giornale.
Entravamo in diversi negozi di generi alimentari e io mi divertivo come una pazza, prima nel riuscire ad attaccare il pesce e poi nel guardare, indifferente, la reazione delle persone quando venivano avvisate di avere un pesce attaccato al cappotto.......
Naturalmente, a casa al mattino presto, avevo attaccato uno di quei bei pesci rigati al cappotto del papà , che senz'altro, pur vedendolo, faceva finta di niente e usciva con il pesce sul cappotto.... e altrettanto facevo sul cappotto di mamma.... che si comportava nello stesso modo!
Molti li portavo a scuola e ci giocavo con le mie amiche più care, magari scambiandoli poi con delle figurine dell'album degli animali.
Adesso, a ripensare all'ingenuità di quel gioco, mi fa tenerezza e per curiosità un paio di anni fa mi capitò di leggere sulle origini del "pesce d'aprile", che dicono siano fondate su diverse teorie:
La più accreditata tiene conto dell'introduzione del Calendario Gregoriano nel sedicesimo secolo.
Con il calendario Giuliano, in diversi paesi, il capodanno veniva festeggiato tra la fine di marzo e il primo di aprile, in quanto era collegato all'equinozio di primavera, che cade generalmente il 21 marzo.
Per l'occasione si usava propiziare gli dei offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore.
La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie.
Quando arrivò la riforma gregoriana il capodanno finì al primo gennaio.
Si racconta che la Francia abbia introdotto lo "scherzo" del regalo vuoto per il primo aprile in ricordo dei doni e degli scherzi fatti per il vecchio capodanno.
Il nome originario è infatti francese poisson d'Avril, ovvero pesce d'aprile.
L'usanza si diffuse in tutta l'Europa.
Per questo ci sono studiosi che fanno nascere "il pesce d'aprile" dalla festa pagana di Venere o dal mito di Proserpina.
Questa è la storia mia e del pesce d'aprile.
Non ho mai più, poi andando avanti con gli anni, fatto a nessuno uno scherzetto simile, solo quando le mie bimbe ebbero 4/5 anni ripresi le forbici con la punta rotonda, il cartoncino e i colori in mano.......
Spesso ne dipingevo alcuni anche con le righe di colori diversi e questi più appariscenti erano destinati alle persone più vicine a me.
Questo era il mio primo divertimento, portare in vita dei pesci di tutti i colori che, al solo vederli e sistemarli in una bella scatoletta di cartone, mi recava quella gioia infantile che si prova poi da grandi molto raramente......
Aspettavo, una volta finito di decorare i pesci, con un po' d'ansia il 1° d'aprile.
Di solito quella data capitava in un giorno qualunque del calendario e, allora nel pomeriggio, dopo aver fatto i soliti compiti, uscivo con la Tata, i miei pesci colorati e degli spillini.
Mi ricordo benissimo che le persone portavano ancora il cappotto o il soprabito, per cui non mi risultava difficile attaccare in punta di piedi con uno spillino un mio "pesce" alla schiena della signora che stava davanti a me o al nonno fermo davanti a un'edicola a leggere i titoli del giornale.
Entravamo in diversi negozi di generi alimentari e io mi divertivo come una pazza, prima nel riuscire ad attaccare il pesce e poi nel guardare, indifferente, la reazione delle persone quando venivano avvisate di avere un pesce attaccato al cappotto.......
Naturalmente, a casa al mattino presto, avevo attaccato uno di quei bei pesci rigati al cappotto del papà , che senz'altro, pur vedendolo, faceva finta di niente e usciva con il pesce sul cappotto.... e altrettanto facevo sul cappotto di mamma.... che si comportava nello stesso modo!
Molti li portavo a scuola e ci giocavo con le mie amiche più care, magari scambiandoli poi con delle figurine dell'album degli animali.
Adesso, a ripensare all'ingenuità di quel gioco, mi fa tenerezza e per curiosità un paio di anni fa mi capitò di leggere sulle origini del "pesce d'aprile", che dicono siano fondate su diverse teorie:
La più accreditata tiene conto dell'introduzione del Calendario Gregoriano nel sedicesimo secolo.
Con il calendario Giuliano, in diversi paesi, il capodanno veniva festeggiato tra la fine di marzo e il primo di aprile, in quanto era collegato all'equinozio di primavera, che cade generalmente il 21 marzo.
Per l'occasione si usava propiziare gli dei offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore.
La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie.
Quando arrivò la riforma gregoriana il capodanno finì al primo gennaio.
Si racconta che la Francia abbia introdotto lo "scherzo" del regalo vuoto per il primo aprile in ricordo dei doni e degli scherzi fatti per il vecchio capodanno.
Il nome originario è infatti francese poisson d'Avril, ovvero pesce d'aprile.
L'usanza si diffuse in tutta l'Europa.
Per questo ci sono studiosi che fanno nascere "il pesce d'aprile" dalla festa pagana di Venere o dal mito di Proserpina.
Questa è la storia mia e del pesce d'aprile.
Non ho mai più, poi andando avanti con gli anni, fatto a nessuno uno scherzetto simile, solo quando le mie bimbe ebbero 4/5 anni ripresi le forbici con la punta rotonda, il cartoncino e i colori in mano.......
martedì 20 marzo 2012
FESTA DEL PAPA' 2O12
AL MIO CARISSIMO PAPA'
ACCOSTO IL MIO VISO AL TUO
Eccolo: il volto che da allora
vedo solo in sogno o ad occhi aperti
o nelle fotografie consumate
dai rimpianti e dai dolci ricordi.....
Eppure....
Eppure, oggi mi guardo allo specchio
e mi sembra di vedere,
dentro di me, tanto di te
papà!
per sempre la tua Antonietta
ACCOSTO IL MIO VISO AL TUO
Eccolo: il volto che da allora
vedo solo in sogno o ad occhi aperti
o nelle fotografie consumate
dai rimpianti e dai dolci ricordi.....
Eppure....
Eppure, oggi mi guardo allo specchio
e mi sembra di vedere,
dentro di me, tanto di te
papà!
per sempre la tua Antonietta
lunedì 19 marzo 2012
IL BAMBINO IMPARA CIO' CHE VIVE
Farmaco pedagogico per i genitori
compenetrare 3 volte al giorno a digiuno - per 12 anni
ALL'ORIGINE DEL SUO FUTURO
Il bambino impara ciò che vive
Se vive nel rimprovero
diverrà un intransigente
Se vive nell'ostilità
diverrà aggressivo
Se vive nella derisione
diverrà un timido
Se vive nella serenità
diverrà un equilibrato
Se vive nell'incoraggiamento
diverrà più intraprendente
Se vive nell'apprezzamento
diverrà più comprensivo
Se vive nella lealtà
diverrà più giusto
Se vive nella chiarezza
diverrà più fiducioso
Se vive nella stima
diverrà più sicuro di sé
Se vive nell'amicizia
diverrà veramente amico per il suo mondo
compenetrare 3 volte al giorno a digiuno - per 12 anni
ALL'ORIGINE DEL SUO FUTURO
Il bambino impara ciò che vive
Se vive nel rimprovero
diverrà un intransigente
Se vive nell'ostilità
diverrà aggressivo
Se vive nella derisione
diverrà un timido
Se vive nella serenità
diverrà un equilibrato
Se vive nell'incoraggiamento
diverrà più intraprendente
Se vive nell'apprezzamento
diverrà più comprensivo
Se vive nella lealtà
diverrà più giusto
Se vive nella chiarezza
diverrà più fiducioso
Se vive nella stima
diverrà più sicuro di sé
Se vive nell'amicizia
diverrà veramente amico per il suo mondo
FESTA DELLA DONNA 2012
E' scontato, che al giorno d'oggi, molte donne - forse perché non le ricevono dal proprio caro!!! - (sono maliziosa), dicono di non gradire, addirittura di non volere, per la Festa della Donna le bellissime mimose.....
Io le gradisco tantissimo, anche perchè è un fiore che mi piace tantissimo.!
Matteo mi regala sempre un grande mazzo di mimose che metto nel mio vaso più bello e, una volta seccate - questo fiore dura purtroppo molto poco - vi tolgo l'acqua, le cospargo di lacca dei capelli e, finchè la "signora polvere" me lo permette - ca una quindicina di giorni - le tengo in bella mostra sul tavolo della sala.
E, poi conoscendo tutta la storia che ricorda l'8 marzo, trovo giusto ricordare questo giorno con un simbolo, quale appunto la mimosa.
Da parte mia vi trasmetto una poesia dedicata a tutte le Donne del mondo:
Donna, in ogni battito del tuo cuore
c'è il tuo respiro come onda sul mare
e in questo cielo azzurro e infinito
dai tuoi occhi fugge uno sguardo d'amore.....
Donna, dai tuoi occhi profondi e sereni
il mondo vede mille colori
dolce rifugio dei minuti e delle ore
sei tu il domani del giorno che muore
Donna, tu sei la luce di una stella in cielo
il suono delicato di una voce amica
e con te non c'è più il silenzio
l'inquietudine di un triste dolore
Donna, porti con te il segreto del vento
il tuo incedere è un tappeto di fiori
che sulla sabbia di una vita remota
lasci gioiosa come orme lievi
Donna,tu nel deserto sei la piena di un fiume
e nel tuoi corso nutri la terra
dolce carezza del tramonto serale
arcobaleno del nostro cielo velato
giovedì 15 marzo 2012
5. UN POSTO SPLENDIDO PER L'ESTATE!
GLI ARGONAUTI VILLAGGIO DI SOGNO
Ho visto, anno per anno dal 2005, crescere la villetta di mia figlia e mio genero nel bellissimo villaggio degli Argonauti, che si trova in provincia di Matera a Marina di Pisticci.
Chi sono gli Argonauti?
Tutte le costruzioni sono realizzate con legno e con il tufo, l'intonaco è a vista nei colori arancione, bianco e giallo pallido e le tegole sono in cotto.
Davanti al patio delle ville ci sono ampi giardini privati; quelle situate al primo piano hanno ampie terrazze con pergolati, e alcune anche il solarium.
Le ville sono sparse per tutto il villaggio; sentieri, vialetti e strade ci permettono di andare liberamente in bicicletta e ai miei nipotini di pattinare senza alcun ostacolo: le macchine infatti per raggiungere la propria villa vanno a passo d'uomo e parcheggiano in un apposito sito a loro destinato vicino all'abitazione.
Alberi, cespugli, rampicanti e piante da fiori rallegrano la nostra vista ogni volte che vi passiamo!
Uno spettacolo bellissimo che affascina non solo me, sono le rondini che a centinaia fanno il nido sotto le grondaie e per tutta l'estate godiamo nel vedere le "mamme rondini" portare il cibo ai rondinini nel loro nido! Le testoline dei piccoli si affacciano ai nidi e le rondini sono instancabili nell'andare avanti e indietro con in bocca qualcosa per i loro piccoli!
Forse per questo il bellissimo Salone delle Feste si chiama "Le Rondini".
Sono stata a visitarlo una volta in occasione di un matrimonio e sono rimasta colpita dall'atmosfera romantica che regna!
Esso si affaccia sulla grande piscina, dove mia nipote spesso e volentieri va a fare il bagno con le sue amiche e solo qualche volta ci sono andata anch'io con mia figlia, perché sinceramente entrambe preferiamo fare il bagno in mare.
Non so cosa costi festeggiare qui un matrimonio, certo non poco!!!!
Dovunque tu abiti nel villaggio, se non hai voglia o sei impossibilitata di andare al mare in bicicletta o a piedi - a piedi solo se sei una buona camminatrice, non è vicinissimo, - c'è un pullmino che ti porta al mare, che passa davanti ai gruppi di ville ca. ogni 10 minuti e, quando vuoi tornare, naturalmente ti riporta indietro.
Io vado, però, spesso al mare con la bicicletta, mi piace tantissimo, specialmente l'ultimo tratto: entro nella pineta e già da lontano vedo il mare, i colori dal verde degli alberi, al sabbia dell'asfalto, al blu delle onde, l'aria ancora frescolina del mattino presto piena di profumi e le cicale che quasi mi assordano, mi fanno iniziare la giornata con il sorriso.
Quando prendo invece il pullmino, durante il "viaggetto" che dura ca.10 minuti fino al mare, chiacchiero volentieri con le persone presenti facendo così simpatiche conoscenze.
Proprio in occasione di un tale " trasporto" ho conosciuto Antonella, una signora della mia età molto graziosa. Ci siamo fatte molta compagnia sulla spiaggia e una volta tornate dalle vacanze la nostra amicizia è continuata per cellulare o per email.
Il borgo, dove c'è il porto - terminato l'anno scorso - si può dire che il punto di incontro serale. Dico "serale o tardo pomeriggio" perché di pomeriggio fa veramente caldo e poi con quel clima si gode il mare fino a tardi.
La piazzetta è molto caratteristica e gli appartamenti con grandi terrazze che si affacciano sul porticciolo rendono ancora più caratteristica tutta la zona.
Qui ci sono molti negozietti che animano le stradine, come già detto, piene di fiori e di verde.
Le boutique sono per me care e io non vi ho mai comprato nulla, ma è bello anche solo vedere le ultime novità della moda e cercare nel mio piccolo di stare al passo, volendo, con quello che si porta dalla città.
Nel porto poi ci sono delle bellissime barche, motoscafi di altura, jacht e vele.
Il "posto barca " so che è caro, almeno dal mio punto di vista!
Purtroppo non ho mai avuto l' occasione di fare un giro con una di queste barche, ma mai disperare......spes ultima dea....
Per la spesa c'è un soddisfacente supermercato con il difetto di avere un'aria condizionata a mille e, se
dimentico un golfino......... gelo dal freddo e rischio come minimo, se sono accaldata , soprattutto nell'ora del mezzogiorno, una bronchite con relativa tosse.
Ci sono due campi da tennis e uno da calcio, dove il mio Matteo va a giocare quasi tutti i giorni.
C'è, vicino alla " nostra" villa un'altra piscina più piccola. Anna va spesso con Michela ed entrambi diventano nere come dei cioccolatini.
E ora la spiaggia.
Io, Matteo ancora prima di me, vado in spiaggia verso le 9, dopo aver fatto la mia colazione al fresco sul patio.
Prendo la mia bicicletta e spensierata pedalo lentamente fino alla meta.
In spiaggia, a quell'ora, c'è pochissima gente; faccio con Matteo o da sola una lunghissima passeggiata sulla battigia, faccio un brave nuotata e mi fermo al ritorno, ogni due per tre, a prendere le conchigliette, che poi a Milano conservo in bei vasetti come ornamento nel mio bagno.
Verso le 17 ripeto questo itinerario.
Qui la maggior parte delle persone arriva verso le 11 in spiaggia e molti si fermano a mangiare sotto l'ombrellone.
La sera si fa normalmente tardi, c'è una discreta animazione, e la mattina si ama dormire e fare le cose comodamente.
Non è il mio caso; verso le 12.45 torno indietro nel fresco dell' appartamento, perché per me comincia a fare troppo caldo.
Una bella doccia, preparo la tavola, mi prendo il giornale, mi metto sulla sdraio e aspetto i miei cari.
Verso le13.30 siamo tutti insieme a tavola con una discreta ...fame!
Trascorro il mese di luglio in questo posto e ogni anno, finita questa vacanza, aspetto già con ansia le vacanze dell'anno a venire! Anche, naturalmente, per stare con i miei cari!
Non pensate che sono stata ingaggiata dal "villaggio" a farne propaganda!!!!!
Quanto ho scritto è quello che vedo e che sento nel trascorrere, un po' in un mondo diverso dal solito,
le mie vacanze del mese di luglio.
Ho visto, anno per anno dal 2005, crescere la villetta di mia figlia e mio genero nel bellissimo villaggio degli Argonauti, che si trova in provincia di Matera a Marina di Pisticci.
Esso si estende tra il mar Jonio e la foce del fiume Basento.
Lo scenario naturale è incantevole, il verde abbonda, i colori dei fiori - tra il lilla delle belle di notte, il rosso dei gladioli, il giallo dei limoni e tanti altri - si perdono con il blu del mare e le tinte variopinte delle ville e delle case.
Lo scenario naturale è incantevole, il verde abbonda, i colori dei fiori - tra il lilla delle belle di notte, il rosso dei gladioli, il giallo dei limoni e tanti altri - si perdono con il blu del mare e le tinte variopinte delle ville e delle case.
Io adoro i fiori e a volte mi fermo incantata ad ammirare la bellezza di quella natura.
Ho visto piantare le palme e l'anno scorso il vedere quanto erano cresciute tutte in una volta mi ha dato serenità. Abituata a Milano, nonostante abbia la fortuna di avere la casa nel verde di un bel giardino, non è mai come la vista di una fioritura che avviene anno dopo anno!
Mi ha colpito per prima cosa il nome così originale che hanno dato al villaggio: " Gli argonauti" !Ho visto piantare le palme e l'anno scorso il vedere quanto erano cresciute tutte in una volta mi ha dato serenità. Abituata a Milano, nonostante abbia la fortuna di avere la casa nel verde di un bel giardino, non è mai come la vista di una fioritura che avviene anno dopo anno!
Chi sono gli Argonauti?
Gli argonauti sono dei navigatori arditi, avventurosi, dalla denominazione comune agli eroi mitici che, al seguito di Giasone, parteciparono al viaggio dalla Grecia alla Colchide per la conquista del vello d'oro.
Da qui la parola "argonauta" composta da "la nave: argo" e "il navigante : nauta"
Forse i costruttori con questo nome hanno voluto rappresentare una loro "conquista" nell'essere riusciti nell'intento della costruzione di questo villaggio. Questo naturalmente lo penso io...
Forse i costruttori con questo nome hanno voluto rappresentare una loro "conquista" nell'essere riusciti nell'intento della costruzione di questo villaggio. Questo naturalmente lo penso io...
Tutte le costruzioni sono realizzate con legno e con il tufo, l'intonaco è a vista nei colori arancione, bianco e giallo pallido e le tegole sono in cotto.
Davanti al patio delle ville ci sono ampi giardini privati; quelle situate al primo piano hanno ampie terrazze con pergolati, e alcune anche il solarium.
Le ville sono sparse per tutto il villaggio; sentieri, vialetti e strade ci permettono di andare liberamente in bicicletta e ai miei nipotini di pattinare senza alcun ostacolo: le macchine infatti per raggiungere la propria villa vanno a passo d'uomo e parcheggiano in un apposito sito a loro destinato vicino all'abitazione.
Alberi, cespugli, rampicanti e piante da fiori rallegrano la nostra vista ogni volte che vi passiamo!
Uno spettacolo bellissimo che affascina non solo me, sono le rondini che a centinaia fanno il nido sotto le grondaie e per tutta l'estate godiamo nel vedere le "mamme rondini" portare il cibo ai rondinini nel loro nido! Le testoline dei piccoli si affacciano ai nidi e le rondini sono instancabili nell'andare avanti e indietro con in bocca qualcosa per i loro piccoli!
Forse per questo il bellissimo Salone delle Feste si chiama "Le Rondini".
Sono stata a visitarlo una volta in occasione di un matrimonio e sono rimasta colpita dall'atmosfera romantica che regna!
Esso si affaccia sulla grande piscina, dove mia nipote spesso e volentieri va a fare il bagno con le sue amiche e solo qualche volta ci sono andata anch'io con mia figlia, perché sinceramente entrambe preferiamo fare il bagno in mare.
Non so cosa costi festeggiare qui un matrimonio, certo non poco!!!!
Dovunque tu abiti nel villaggio, se non hai voglia o sei impossibilitata di andare al mare in bicicletta o a piedi - a piedi solo se sei una buona camminatrice, non è vicinissimo, - c'è un pullmino che ti porta al mare, che passa davanti ai gruppi di ville ca. ogni 10 minuti e, quando vuoi tornare, naturalmente ti riporta indietro.
Io vado, però, spesso al mare con la bicicletta, mi piace tantissimo, specialmente l'ultimo tratto: entro nella pineta e già da lontano vedo il mare, i colori dal verde degli alberi, al sabbia dell'asfalto, al blu delle onde, l'aria ancora frescolina del mattino presto piena di profumi e le cicale che quasi mi assordano, mi fanno iniziare la giornata con il sorriso.
Quando prendo invece il pullmino, durante il "viaggetto" che dura ca.10 minuti fino al mare, chiacchiero volentieri con le persone presenti facendo così simpatiche conoscenze.
Proprio in occasione di un tale " trasporto" ho conosciuto Antonella, una signora della mia età molto graziosa. Ci siamo fatte molta compagnia sulla spiaggia e una volta tornate dalle vacanze la nostra amicizia è continuata per cellulare o per email.
Il borgo, dove c'è il porto - terminato l'anno scorso - si può dire che il punto di incontro serale. Dico "serale o tardo pomeriggio" perché di pomeriggio fa veramente caldo e poi con quel clima si gode il mare fino a tardi.
La piazzetta è molto caratteristica e gli appartamenti con grandi terrazze che si affacciano sul porticciolo rendono ancora più caratteristica tutta la zona.
Qui ci sono molti negozietti che animano le stradine, come già detto, piene di fiori e di verde.
Le boutique sono per me care e io non vi ho mai comprato nulla, ma è bello anche solo vedere le ultime novità della moda e cercare nel mio piccolo di stare al passo, volendo, con quello che si porta dalla città.
Nel porto poi ci sono delle bellissime barche, motoscafi di altura, jacht e vele.
Il "posto barca " so che è caro, almeno dal mio punto di vista!
Purtroppo non ho mai avuto l' occasione di fare un giro con una di queste barche, ma mai disperare......spes ultima dea....
Per la spesa c'è un soddisfacente supermercato con il difetto di avere un'aria condizionata a mille e, se
dimentico un golfino......... gelo dal freddo e rischio come minimo, se sono accaldata , soprattutto nell'ora del mezzogiorno, una bronchite con relativa tosse.
Ci sono due campi da tennis e uno da calcio, dove il mio Matteo va a giocare quasi tutti i giorni.
C'è, vicino alla " nostra" villa un'altra piscina più piccola. Anna va spesso con Michela ed entrambi diventano nere come dei cioccolatini.
E ora la spiaggia.
Io, Matteo ancora prima di me, vado in spiaggia verso le 9, dopo aver fatto la mia colazione al fresco sul patio.
Prendo la mia bicicletta e spensierata pedalo lentamente fino alla meta.
In spiaggia, a quell'ora, c'è pochissima gente; faccio con Matteo o da sola una lunghissima passeggiata sulla battigia, faccio un brave nuotata e mi fermo al ritorno, ogni due per tre, a prendere le conchigliette, che poi a Milano conservo in bei vasetti come ornamento nel mio bagno.
Verso le 17 ripeto questo itinerario.
Qui la maggior parte delle persone arriva verso le 11 in spiaggia e molti si fermano a mangiare sotto l'ombrellone.
La sera si fa normalmente tardi, c'è una discreta animazione, e la mattina si ama dormire e fare le cose comodamente.
Non è il mio caso; verso le 12.45 torno indietro nel fresco dell' appartamento, perché per me comincia a fare troppo caldo.
Una bella doccia, preparo la tavola, mi prendo il giornale, mi metto sulla sdraio e aspetto i miei cari.
Verso le13.30 siamo tutti insieme a tavola con una discreta ...fame!
Trascorro il mese di luglio in questo posto e ogni anno, finita questa vacanza, aspetto già con ansia le vacanze dell'anno a venire! Anche, naturalmente, per stare con i miei cari!
Non pensate che sono stata ingaggiata dal "villaggio" a farne propaganda!!!!!
Quanto ho scritto è quello che vedo e che sento nel trascorrere, un po' in un mondo diverso dal solito,
le mie vacanze del mese di luglio.
lunedì 12 marzo 2012
" IO"
"IO"
Io, io prima persona, poi c'è il tu, egli, ecc.
La parola "io" troppe volte si scrive o si pensa con la "I" maiuscola.
Nello stesso tempo troppe volte si usa nel parlare la parola "io"!
Io sono IO, ok! nessuno può dire diversamente!
Io, io prima persona, poi c'è il tu, egli, ecc.
La parola "io" troppe volte si scrive o si pensa con la "I" maiuscola.
Nello stesso tempo troppe volte si usa nel parlare la parola "io"!
Io sono IO, ok! nessuno può dire diversamente!
Ma c'è qualcosa che non torna dove c'è l'IO solo, indipendente, l'io assoluto, l'io messo a fianco del potente.....
Facciamo un esempio con la "natura", in fin dei conti anche noi facciamo parte di questa!
Prendiamo come esempio le api, ogni ape ha la sua cella e questa "cella" rappresenta il proprio " io".
La cella ha tante piccole pareti e su queste pareti ci sono ancora tanti "io"..... Quanti "io" ci sono in un alveare? Molti, moltissimi.
Nessuna delle celle però può stare da sola, sarebbe come vedere un buco senza pareti.
Ora torniamo a noi.
Non crediate che il nostro "io" sia molto differente.
Il nostro "io" esiste perché esistono altri "io".
Quindi, se ci pensiamo bene, il nostro "io" esiste solo per merito di altri io!!!!!
Lasciamo allora a questi altri io il merito, esprimiamo loro la nostra riconoscenza, il nostro grazie per il fatto che esistiamo e che ci danno la possibilità di continuare ad esistere ....
Avete mai pensato anche per un attimo a un "io" solo, completamente solo, nel vuoto assoluto, senza nessuna parete intorno a sé?
Sarebbe molto triste e insopportabile!
Allora, miei cari io che ne pensate se lasciassimo da parte questa parolina, specialmente se ha la "i" maiuscola, e usare molto di più il "noi"?
Per lo meno, se non per altro, per via della parete.........
Non crediate che il nostro "io" sia molto differente.
Il nostro "io" esiste perché esistono altri "io".
Quindi, se ci pensiamo bene, il nostro "io" esiste solo per merito di altri io!!!!!
Lasciamo allora a questi altri io il merito, esprimiamo loro la nostra riconoscenza, il nostro grazie per il fatto che esistiamo e che ci danno la possibilità di continuare ad esistere ....
Avete mai pensato anche per un attimo a un "io" solo, completamente solo, nel vuoto assoluto, senza nessuna parete intorno a sé?
Sarebbe molto triste e insopportabile!
Allora, miei cari io che ne pensate se lasciassimo da parte questa parolina, specialmente se ha la "i" maiuscola, e usare molto di più il "noi"?
Per lo meno, se non per altro, per via della parete.........
domenica 11 marzo 2012
QUANDO TROVERO' IL TEMPO PER DIO?
QUANDO TROVERO' IL TEMPO DI PENSARE A DIO?
TROPPO PICCOLO PER
PENSARE
A DIO
TROPPO SICURO PER
PENSARE A
DIO
TROPPO FELICI
PER PENSARE A
DIO
TROPPO STANCA
PER PENSARE A
DIO
TROPPO IMPEGNATA
PER PENSARE A
DIO
TROPO TARDI
PER PENSARE A
DIO......
TROPPO PICCOLO PER
PENSARE
A DIO
TROPPO SICURO PER
PENSARE A
DIO
TROPPO FELICI
PER PENSARE A
DIO
TROPPO STANCA
PER PENSARE A
DIO
TROPPO IMPEGNATA
PER PENSARE A
DIO
TROPO TARDI
PER PENSARE A
DIO......
"CHE COSA GIOVA ALL'UOMO GUADAGNARE TUTTO IL
MONDO, SE POI PERDE LA PROPRIA ANIMA?" (Mt 16,26)
2. AL LETTORE ADULTO
Oggi pomeriggio ero seduta tranquillamente al primo sole in terrazzo, c'era tanta pace, molti appartamenti avevano le persiane chiuse
Dopo poco in giardino è arrivata una mamma con il suo bimbo, un bimbo birichino.
La mamma, a voce alta, lo riprendeva aspramente in continuazione ..... mi dava molto fastidio, quasi rabbia.
Proprio in quel momento mi è venuta in mente una bellissima poesia di JANUSZ KORCZAK, che ho studiato tanto tempo fa, ma che non ho mai dimenticato.
La poesia si intitola :
AL LETTORE ADULTO
E' faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E' piuttosto il fatto di essere obbligati
ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli....
Janusz Korczak nacque a Varsavia nel 1878.
Morì nel campo di sterminio di Treblinca il 6.8.1942
Era pedagogo, scrittore e medico polacco.
Morì nel campo di sterminio di Treblinca il 6.8.1942
Era pedagogo, scrittore e medico polacco.
sabato 10 marzo 2012
1. LE 5 REGOLE D'ORO DELL'IMPERO ROMANO
Questo nuovo blog sotto il titolo " stelle filanti di Antonietta" non è altro che il proseguimento del mio primo blog "Antoietta Charlemont" e spero di avere altrettanti visitatori, che piaccia e che faccia passare qualche momento di svago a tutte quelle persone che lo leggeranno!!!!
Come primo "post" voglio trasmettervi delle " regole d'oro" che ho ricevuto tanto tempo fa, in occasione di un viaggio a Roma, da un amico.
Penso, che se queste non le conosceranno già, piaceranno in particolare ai romani, ma anche gli altri potranno trarne un sorriso e avere la conferma del carattere giocoso di tutta la gente di Roma e dintorni!
LE 5 REGOLE D'ORO DELL'IMPERO ROMANO
I°
"LAVORA SEMPRE UN PO' MENO DELLA TUA SOGLIA MINIMA DE
SOPPORTAZIONE, E RICORDATE DE ABBASSA' CICLICAMENTE I LIVELLI
DI DETTA SOGLIA "
II°
" NUN TE INCAZZA' COI DEBOLI, NUN TE INCAZZA' COI FORTI, NUN TE INCAZZA'
PROPRIO.
E RICORDA, I DEBOLI FANNO FINTA, DOMANI SARANNO FORTI, QUINNI SI
PROPRIO DEVI, MENAJE SUBITO, NUN LI FA' CRESCE".
III°
"NON TUTTI I MALI VENGONO PE' NUOCE, QUINDI TUTTE E
VORTE CHE HAI FATTO MALE A QUARCUNO, NUN TE SEMBRA, MA JE HAI
FATTO BENE, PERCIO' NUN TE STA' A PREOCCUPA', CHE TTE
FREGA ".
IV°
AIUTATI CHE TANTO NON TE AIUTA NESSUNO
RICORDA INFATTI CHE DIO E' ONNIPRESENTE, QUINNI, SE
VOLEVA TE AIUTAVA PRIMA".
V°
"NUN SCAJA' MAI LA PRIMA PIETRA SI NON SEI SICURO DA PIALLO
BENE.
SINNO E' MEJO CHE TE LA CONSERVI PE DOPO ".
Come primo "post" voglio trasmettervi delle " regole d'oro" che ho ricevuto tanto tempo fa, in occasione di un viaggio a Roma, da un amico.
Penso, che se queste non le conosceranno già, piaceranno in particolare ai romani, ma anche gli altri potranno trarne un sorriso e avere la conferma del carattere giocoso di tutta la gente di Roma e dintorni!
LE 5 REGOLE D'ORO DELL'IMPERO ROMANO
I°
"LAVORA SEMPRE UN PO' MENO DELLA TUA SOGLIA MINIMA DE
SOPPORTAZIONE, E RICORDATE DE ABBASSA' CICLICAMENTE I LIVELLI
DI DETTA SOGLIA "
II°
" NUN TE INCAZZA' COI DEBOLI, NUN TE INCAZZA' COI FORTI, NUN TE INCAZZA'
PROPRIO.
E RICORDA, I DEBOLI FANNO FINTA, DOMANI SARANNO FORTI, QUINNI SI
PROPRIO DEVI, MENAJE SUBITO, NUN LI FA' CRESCE".
III°
"NON TUTTI I MALI VENGONO PE' NUOCE, QUINDI TUTTE E
VORTE CHE HAI FATTO MALE A QUARCUNO, NUN TE SEMBRA, MA JE HAI
FATTO BENE, PERCIO' NUN TE STA' A PREOCCUPA', CHE TTE
FREGA ".
IV°
AIUTATI CHE TANTO NON TE AIUTA NESSUNO
RICORDA INFATTI CHE DIO E' ONNIPRESENTE, QUINNI, SE
VOLEVA TE AIUTAVA PRIMA".
V°
"NUN SCAJA' MAI LA PRIMA PIETRA SI NON SEI SICURO DA PIALLO
BENE.
SINNO E' MEJO CHE TE LA CONSERVI PE DOPO ".
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