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martedì 26 marzo 2013

UNA PIANTA ADATTA A TUTTI GLI SPAZI..... L'IBISCO!!!


L'ibisco, più delle altre piante, avvicina l'uomo alla natura e rappresenta un simbolo di forte richiamo per gli ecologisti. 
Infatti è una pianta dalla fioritura spettacolare che attira gli insetti, cioe i bombi e le farfalle dando un senso vero al rapporto fra uomo e natura. 

E' una pianta adatta a tutti gli spazi, di facile gestione e mantenimento in grado di regalare fioritura fino all'autunno. 

Distinguiamo più varietà: 

Hibiscus Mutabilis
L'hibiscus mutabilis  ha un fogliame sempreverde, portamento da eretto ed allargato con steli ricoperti di soffici peli, ha foglie ovate, dentate lunghe 15 cm, di colore verde intenso.

Dalla primavera all'autunno produce larghi fiori imbutiformi (8/12 cm) di colore bianco, rosa o rosso a seconda delle varietà. 


Hibiscus Rosa Sinensis

L'hibiscus rosa sinensis  (ibisco delle Haway) ha un fogliame sempreverde, verde lucido e portamento eretto.

I fiori sono rosso scarlatto, con grandi petali e lungo stilo centrale; non durano a lungo ma si rinnovano tutti i giorni ed in modo continuo dalla tarda primavera fino all'autunno:


Non è rustico e vive all'aperto soltanto dove la temperatura non arriva allo zero
Nelle altre regioni climatiche si coltiva in vaso per essere riparato d'inverno in serra. 

Da questa specie attraverso ibridazioni, sono state ottenute verietà con fiori semplici, doppi o semidoppi in vari colori. 



Hibiscus schizopetalus

L'hibiscus schizopetalus ha il fogliame sempreverde, alto e affusolato. Ha i rami arcuati e foglie versi, ovate, dentate lunghe 10/12 cm. 

In estate produce fiori gialli, arancio, penduli sostenuti da lunghi piccioli, larghi 8 cm, composti da petali riflessi, sfrangiati, dai quali fuoriesce una lunga colonna di stami rossicci.



Hibiscus syriacus russian violet

L'hibiscus syriacus
 ha un fogliame caduco, è molto resistente al freddo ed è tra i migliori arbusti a fioritura estiva.


E' utile in giardinaggo per la prolungata e abbondante fioritura in tutta la gamma dei colori esistenti.
Le piante fioriscono da luglio fino agli ultimi giorni di ottobre, con un'abbondanza di grandi fiori, semplici o pieni, dal diamentro finoa 12cm. 

I fiori sono un vero miracolo della natura ed hanno una bellezza straordinria ed effimera.
Fioriscono solo pochi giorni, ma sbocciano in contiuazione e, in caso di pioggia, si chiudono per precauzione.

Dell'hibiscus syriacus sono in commercio innumerevoli varietà. Per tutto settembre troviamo esemplari a fioritura bianca, rosa, rossa, viola, blu, gialla o addirittura bicolore.  


Ricordiamo anche se non così ornamentali come gli altri menzionati:

l'Hibiscus Coccinea
  
e

l'Hibiscus Palustris



Proprietà

Tra le varie specie di ibisco ce ne sono alcune prodotte solo a scopo economico .Per esempio:

l'hibiscus cannabinus
è usato dall'industria della carta e della canapa per il suo alto contenuto di cellulosa.


l'Hibiscus sabdariffa
dai suoi fiori si estrae il "karkadè" (chiamato anche te rosso) ed è coltivato in Africa Orientale, Americaed India.
In erboristeria è impiegato per le sue doti diuretiche, digestive, lassative ed antinfiammatorie



Anche la gastronomia moderna ha riscoperto l'ibisco: dai fiori essicati


si ottengono sciroppi e gelatine usate per la preparazione di dolci.

Ultimamente, poi, nei locali modaioli sono molto richiesti i cocktail allo sciroppo di ibisco selvatico.



E... ora andate in un bel bar e fatevi prepare un buon cocktail all'ibisco!!!!

sabato 9 marzo 2013

PARCO CHE VAI....... FAUNA E FLORA CHE....

Lassù sulle montagne in estate!

Adoro la montagna in estate e soprattutto i parchi! 
Ho visto oggi su Facebook una foto che ritraeva una ragazza al mare con la scritta: "pensate al mare delle vacanze 2013!"
Io, invece penso già al mio intinerario dal Piemonte al Trentino, ai parchi  alpini protetti e agli abitanti quali: camosci, stambecchi, aquile, orsi ...  da osservare nel loro habitat naturale!!!!  
e alla magnifica flora spontanea!
 
F. Guma e R. Sleiter ci presentano un bell'itinerario, volete venire anche voi????

Maestose e affascinanti, le Alpi d'estate si mostrano in tuttra la loro bellezza colorata da una flora stupenda spontanea!
Anche come habitat di una fauna particolare:  camosci, stambecchi, marmotte, pernici, aquile, volpi, cervi, caprioli......

Diffusi in tutta la catena, questi bellissimi animali selvatici a volte sono diventati il simbolo di aree protette e parchi dove vivono liberi e indisturbati.
Così come i fiori sfiorati appena dal vento..... 

Vogliamo conoscere meglio la flora e la fauna di queti posti incantevoli? 

Lo stambecco

Praticamente scomparso all'inizio den XX secolo per la caccia indiscriminata, lo stambecco è diventato l'emblema del Parco Nazionale Gran Paradiso, che ora festeggia il 90° di fondazione.

Vive nelle praterie d'alta quota e sui pendii rocciosi. 
E' un animale diurno e socievole, in estate mi  è capitato di  avvistarlo nella valle di Cogne e in Valsavarenche, dove se ne rilevano le concentrazioni maggiori.


L'aquila reale

Le Alpi Graie ospitano anche l'aquila reale, regina dei cieli, rapace in grado di raggiungere altezze vertiginose per poi lanciarsi in picchiata sulla preda a velocità altissime, fino a 300 km/h.

Nidifica su pareti scoscese, vicine a ampie praterie, dove può cacciare.  




Il miosotide nano

Un ciuffetto di fiori azzurri circondati da foglioline verde salvia, che cresce per primo e indisturbato in quella zona delle Dolomiti nota come Pale di San Martino.
Più il terreno è all'apparenza inospitale, quasi una fessura nella roccia, meglio si radica e cresce!


Camosci e caprioli

Il Parco Naturale sull'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero nella provincia Verbano Cusio Ossola è il gioiello delle Alpi Lepontine Ocidentali ed è il luogo ideale dove incontrare camosci e caprioli.

Il camoscio, capace di aggrapparsi al minimo appiglio e di scalare in pochi minuti lunghe pietraie, è il Messner della fauna alpina.
La solea degli zoccoli, morbida ed elastica, gli permette di fare presa sulle rocce, mentre la differente lunghezza delle zampe (le posteriori sono più lunghe) gli garantisce balzi fino a sei metri. 
Possiamo avvistarlo nelle zone rocciose e accidentate e lungo i prati in quota.

Il capriolo, invece,

predilige il folto del bosco ed è un animale crepuscolare. 
Caratteristico il mantello giovanile, marrone scuro pomellato lungo i fianchi.



La campanula morettiana



Prendete la campanula morettiana, dieci centimetri di foglie piccole su cui spuntano fiori blu viola, tipici di tutte le campanule. 
Mette radici nelle fessure delle rupi calcaree dai 1500 metri di altezza ai 2400. Semi portati dal vento annaffiati dalla pioggia, protetti dalla neve, mai toccati dalla mano di un giardiniere!


 Il gallo forcello

IL simbolo del Pado delle Orobie Bergamasche è il gallo forcello, detto anche fagiano di monte.

Il maschio ha la livrea blu-nera, mentre  la femmina è  brunastra.


Lo si può incontrare presso pendii freschi e umidi o posato sugli alberi.


Il cervo 



Il cervo, sovrano indiscusso dei monti per l'ampio palco di corna (solo nel maschio).
Il primo paio spunta tra la fine del primo e l'inizio del secondo anno di vita e si rinnova ogni anno, aggiungendo sempre un nuovo ramo.

Tra agosto e settembre, il palco perde il velluto che lo ricopre mentre in inverno, tra dicembre e gennaio, le corna cadono.


La marmotta

Passeggiando nel Parco Nazionale Regionale della Lessinia , in provincia di Verona, può essere avvistata la simpatica marmotta.


Nessuno dorme quanto lei - sei mesi - ma quando è sveglia scoppia di vita. Con il bel tempo, inizia la giornata all'alba: gioca rotolando nell'erba e non disdegna i bagni di sole.

Come un'attenta sentinella scruta e segnala ogni pericolo con un caratteristico fischio d'allarme. Magari perchè ha visto  aggirarsi nei pressi della sua tna una volpe
altro animale un tempo oggetto di caccia indiscriminata, oggi invece protetto.



L'orso bruno



Nelle Alpi Retiche, il Parco Naturale Adamello-Brenta vanta una fauna molto diversificata, tra cui spicca l'orso bruno, simbolo del parco.
Il gigante del bosco è elusivo e notturno, non facile da vedere.
Animale goloso, soprattutto di miele, setaccia la foresta al calare del sole alla ricerca di cibo.

L'ermellino



e la donnola
invece, sono irrequieti, attivi di giorno e di notte.
Hanno pelliccia bruna fulva nei mesi caldi, mentre d'inverno sono completamente bianchi per mimetizzarsi nella neve.



Oltre all'orso, il parco ospita anche alcuni esemplari di lupo, 
una specie un tempo diffusa in tutto l'arco alpino, oggi molto rara.

In arrivo anche altri carnivori che un tempopopolavano le montagne:
la lontra

la lince,
 e il gatto selvatico



Nuova l'area acquatica che ospita anatre

e anfibi delle zone lacustri di montagna.


Buona visita ai parchi Nazionali: ne vale la pena!!!!!