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venerdì 6 dicembre 2013

UN PUGNO NELLO STOMACO....LA PURA VERITA'


Quanto ti trasmetto - e l'ho trascritto  dal blog The Queen Father soprattutto per me stessa - sarà forse anche per te un "pugno nello stomaco" e penso vi riscontrerai quanto di vero ci sia in esso. Personalmente mi ha aperto gli occhi...... in tanti contesti in esso contenuti!


Ti sei alzata stamattina, in testa già tutta la giornata come sarà.
Com'è stata ieri.
La casa è tranquilla.
Il  tuo corpo ti ha ricordato come ogni mese che sei ancora giovane, un altro crampo, un altro Tampax.
Ti osservi le unghie, più corte e meno curate di un tempo.
Un altro esame di coscienza silenzioso davanti allo specchio.



Lo stesso specchio che ti ha visto mettere il trucco intorno a quegli occhi  pieni di promesse e quel rossetto scarlatto che piaceva tanto a lui.
La sera in cui gli hai detto "si".
Lo stesso specchio che ti ha visto fare l'amore sotto la doccia, che ti ha visto misurare il girovita per nove lunghi mesi.
Ti ha visto mentre cercavi un antiemetico alle tre del mattino. Ti ha visto mentre cercavi lo sciroppo per la tosse alla fragola.
L'unico che riesci a dargli senza che faccia storie.
Ti ha visto al telefono con tua sorella, in lacrime: Ha visto tutti i tuoi "non ce la faccio più".
Ti ha visto ingoiare pillole per restare a galla. Ti ha visto quel tragico mattino in cui ti sei tagliata i capelli da sola.
Per dispetto.
Adesso sei lì davanti, lo stesso viso, le stesse labbra. Negli occhi niente promesse, ma rassegnazione.

Cerchi di nuovo qualcosa.



Cerchi te stessa nella desolazione del lutto per la tua vita passata. Quando c'eri solo tu, lui e tutte le possibilità del mondo.
Meccanicamente apri il rubinetto, cercando di ricordare l'ultima volta che avete riso insieme. L'ultima volta che avete agito d'impulso e vi siete strappati i vestiti da dosso.
Ti ritrovi a sorridere ed a morderti le labbra, ripensando al sapore della sua pelle. 
Sorridi ma gli occhi ti si riempiono di lacrime.

Com'era il mondo prima che tutto cambiasse?
Prima che tutti i sapori cambiassero?
"Buongiorno!"... lui  ti dice senza guardarti, sollevando la tavoletta del water, in un gesto che tradisce tutta la soffocante familiarità di anni di convivenza.
Lo guardi dallo specchio.
E' ancora lui.
Lo stesso viso, le stesse mani che ti hanno fatto impazzire. Lo stesso sorriso.
Il volto a te più caro. Il più distante.
E per un attimo vorresti con tutte le tue forze che fosse solamente il tuo ragazzo e non tuo marito.
Per un attimo vorresti essere la sua ragazza e non sua moglie.
"Cosa ti preparo per colazione?" chiedi al muro, guardando l'acqua sparire dal lavandino. 
"Niente...Prendo un caffè per strada che sono già in ritardo..."
Poco dopo lui è già vestito e corre a baciarti spingendo la testa oltre la soglia del bagno, impermeabile e valigetta in mano.
Vorrebbe essere uno di quei baci di corsa che sanno di dentifricio e dopobarba, ma tu lo trattieni e ti aggrappi a lui. 



"Beh.... Che succede? Stai bene?" ti dice, guardandoti negli occhi.

Ma tu non osi sostenere il suo sguardo, li abbassi subito e ti senti i colpa.
"S-sì riesci" appena solo a dire.
Menti sapendo di mentire e ti senti sprofondare.
Perchè hai tutto e ti senti così vuota.
Hai una famiglia e ti senti così sola. 
Sei madre e moglie eppure ti senti così insignificante.
Tutti sanno che i tuoi stanno bene ma nessuno sa come stai tu. Perchè nessuno te lo chiede più da tempo.
Non lo chiedi nemmeno tu a te stessa.
Vai semplicemente avanti per inerzia e per dovere.
A volte vorresti tornare indietro e... e...
Niente.
Non riesci ad imaginare un'altra vita.
Una vita senza di loro.



"Non so cosa mi prende, sono in gabbia" ripeti dentro di te....
"Mi sono persa da qualche parte mentre la festa continua....
Senz di me..." E ti sale l'ansia.
Ma ti voglio dire qualcosa.
Capisco la frustazione di un pasto privo di sale.
Continui ad aggrapparti con tutta te stessa ai ricordi di una vita passata che non è più tua, ignorando il nuovo fiore che è sbocciato dalle sue macerie.
Un fiore che si chiama evoluzione amica mia ed ha bisogno di cura.
Cammini guardandoti indietro e sbatti rumorosamente 
contro tutte le cose che dovresti invece abbracciare ed accogliere. Vivi nell'illusione che da qualche parte la festa continui, ma non sai più dove. Vivi nell'illusione di dover sempre rimanere affamata delle stesse cose.
Guardi  le tue amiche e continui a paragonarti a chi pensi abbia scoperto il segreto della felicità e ne sfoggi spesso il bagliore fasullo.
Non esiste felicità che non richieda lavoro e sacrificio.
Scrollati di dosso le insicurezze e guarda da vicino tutti i traguardi che hai raggiunto, quando eri l'unica a non brindare, troppo occupata a rimpiangere una versione ormai irreale di te stessa.
E pensi che vuoi scappare.
E pensi che basta.
E pensi che devi rimetterti al centro del mondo, costi quel che costi.
E decidi che glielo dirai stasera. Glielo dirai che è finita.
Svegliati amica.

Svegliati perchè è ora di alzarsi.

La luce trasversale del primo mattina entra dalla tapparella.
"Buongiorno amore" ti sussurra lui abbracciandoti forte, mentre dall'altra parte due piccole braccia gli si stringono intorno al collo

"Mamma, Mamma! Alzati!"
Ed è mattina, c'è il sole ed è domenica.
Sei innamorata.
Sei felice.
Sei appagata.
Sei la nuova versione di te stessa. La versione che hai saputo far maturare...

Il resto è un sogno di cui non parlerai, ma che non dimenticherai mai.

Il resto è una vita che non ti appartiene.......

Corri in cucina a preparare la colazione. 

TQF xx 


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