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giovedì 31 gennaio 2013

PROPRIETA' "MIRACOLOSE" DI ALCUNE PIANTE

"Avere un groppo allo stomaco"o "avere le farfalle nello stomaco" non sono solo modi di dire: emozioni e stati d'animo si riflettono chiaramente sul nostro stomaco!

Le piante officinali, utili in caso di piccoli disturbi soprattutto gastrointestinali  sono davvero numerose.
La Dr. C. Brunner ci dà la possibilità di conoscerle un po' più da vicino e così,  in caso di necessità, poterne trarre vantaggio. 

Con piacere vi trasmetto qui di seguito le principali piante e le loro proprietà:

*Anice, finocchio e cumino
Queste tre piante, di cui vediamo qui sopra l'anice, contengono olii essenziali con un'azione rilassante sulla muscolatura  di stomao, inestino e vie biliari.

In cucina vengono impiegate per il loro aroma o aggiunte ai piatti per migliorarne la digeribilità, ad esempio al cavolo.

*Menta piperita
Questa pianta viene descritta per le sue proprietà curative già dal 1696!
Si riproduce attraverso stoloni, è molto rigogliosa e vanta di numerose virtù terapeutiche: gli estratti delle foglie stimolano la secrezione biliare, hanno un'azione antispsmodica sulla muscolatura dello stomaco e combattono i gonfiori.


*Carciofo
Cibi eccessivamente grassi causano spsso disturbi a livello gastrointestinale.

Gli estratti di carciofo stimolano la produzione della bile rendendo così possibile la digestione di maggiori quantità di grassi e l'eliminazione del colesterolo in eccesso, contribuendo così a dimnuirne la concentrazione nel sangue.


* Radice di angelica
Questa pianta è considerata una panacea contro i disturbi digestivi: utile in caso di inappetenza, di crampi e sensazione di pienezza.

Inoltre le vengono attribuite proprietà antisettiche ed antinfiammatorie

Evitate però la raccolata di piante spontanee perchè si corre il rischio di confondersi; meglio affidarsi ai prodotti sicuri (reperibili in erboristeria o in farmacia)



* Iberide amara

In Germania si trova raramente come pianta spontanea.

E' originaria dei Paesi del Mediterraneo ed il suo estratto fresco regola il grado di tensione della muscolatura gastrica.

La si può trovare miscelata con altre piante per migliorarne ulteriormente l'efficacia. 



* Genziana
I principi attivi amari contenuti nelle radici di questa magnifica pianta dai fiori blù stimolano sia la secrezione salivare che quella dei succhi gastrici.
Per questo motivo la genziana viene impiegata soprattutto in caso di inappetenza, tensione addominale e gonfiore di stomaco.

Gli esperti consigliano però, in caso di disturbi gastrici, di evitare la grappa alla genziana perché l'alcool irriterebbe ancora di più lo stomaco.
Meglio bere invece quotidianamente una tazza dell'infuso.



*Psillio
Si tratta di una miscela  di semi di questa bella piantina appartenente al genere Plantago.
Dopo l'assunzione di questi semi, essi hanno la capacità di assorbire liquidi in grande quantità nel tratto intestinale.
Vengono perciò impiegati sia in caso di dissenteria che a scopo lassativo.



* Zenzero
Lo zenzero è originario del sud-est asiatico, il suo particolare sapore caratterizza molti piatti tipici di queste regioni.

Anche la medicina tradizionale cinese ed indiana fanno uso dello zenzero, soprattutto delle sue radici: le preparazioni che lo contengono vengono impiegate per problemi di nausea e vomito.



* Radice di uxara



All'inizio del 20. secolo le voci delle proprietà antidissenteria di questa radice arrivarono in  Europa dall'Africa.

I ricercatori sostengono che i principi attivi abbiano un'azione antispastica sulla muscolatura intestinale.

Inoltre il sapore amaro aiuta a contrastare la nausea che spesso accompagna questo tipo di disturbo.



* Liquirizia
Questa radice dal sapore dolce contiene due gruppi di sostanze importanti per lo stomaco: il primo fa capo alla glicirizzina ed è caratterizzato da un'attività antinfiammatoria.

L'azione sullo stomaco è supportata da altri componenti della famiglia della liquiritina, alla quale sono da ascriversi le proprietà antispasmodiche della radice.



* Melissa
Questa pianta contiene olii essenziali, responsabili del suo intenso profumo di limone.

L'estratto delle foglie è utile in tutti i disturbi di origine nervosa, anche a carico dello stomaco.



* Cardo mariano
I suoi bellissimi fiori color porpora talvolta vengono coltivati nei giardini.

Il principio attivo contenuto nei frutti, la silimarina, è in grado di rigenerare le cellule epatiche  e di proteggere la mucosa gastrica da eventuali danni.



* Semi di lino
Principalmente i semi vengono impiegati in caso di costipazione.

La cuticola contiene mucillagini, che a contatto con i liquidi rigonfiano vistosamente, ed un'elevata precentuale di fibre, stimolando la peristalsi intestinale.

Inoltre le mucillagini dei semi di lino leniscono le infiammazioni. 


* Camomilla
La camomilla è  una pianta autoctona.

I principi attivi contenuti nei fiori hanno un'azione antinfiammatoria, antibatterica, antispasmodica e cicatrizzante.
L'infuso può essere un ottimo rimedio in caso di infiammazione ella mucosa gastrica e dei crampi.




* Trifoglio rosso

Eper finire vi voglio un po' parlare del 

giovedì 24 gennaio 2013

I MIRACOLI DEL COLORE!


Vasilij Kandinskij è l'artista più famoso dell'astrattismo russo ed era convinto che il colore colpisse l'osservatore sia fisicamente che nello spirito: a ogni colore aveva così accostato un sntimento, un suono.

I colori per lui non erano semplicemente qualcosa da stendere sulla tela; erano, invece, le note per comporre magnifiche melodie che toccassero e tocchino dall'interno coloro che guardavano e guardano i suoi quadri:

Vi consiglio quindi di trarre ispirazione dalle teorie di questo grande artista per comporre le armonie dei vostri spazi, dei vostri abiti, dei vostri abbinamenti e di tutto ciò che vi circonda. 


Il viola:
                                       

"Il viola, come l'arancione, è instabile e molto difficile utilizzarlo nella fascia intermedia tra il rosso e il blù. 
E' paragonabile al corno inglese, alla zampogna, al fagotto". (Kandinskij)

Se componi in modo diverso i due colori primari, puoi ottenere nuance calde o fredde.

Tenui e raffinate sfumature di malva, violetto, fucsia, cremisi o lilla infondono una quieta atmosfera che porta stabilità ed equilibrio,

 ma basterà accostarvi un GIALLO o un ARANCIONE per dare un aspetto energico ad ogni cosa.



Il verde:
"Il verde è assoluta mobilità 

in una assoluta quiete, fa annoiare, suggerisce opulenza, compiacimento, è una quiete appagata, appena vira verso il giallo acquista energia e giocosità.

Con il blù diventa pensieroso e attivo. 
Il verde ha i toni ampi, caldi,  semigravi del violino". (Kandinskij)

La gamma dei verdi è una delle più variegate e semplici da usare, perché già in natura ne esistono tanti tipi!
Simbolo dell'ecologia, della natura e della vita.
Mescolandolo al grigio si ottiene un verde salvia, più delicato, adatto per un salotto o una camera da letto.
Il suo effetto infatti rilassa i nervi e concilia i sonno.


Il blù

"Il blù è il colore del cielo
, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete;  quando tende al nero è fortemente drammatico, quando tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle  dell'azzurro, se viene mischiato con il giallo lo rende malto, ed è come se la follia del giallo divenisse "ipocondria." 


In genere è associato al suono del violoncello" (Kandinskj)

Il blù per i romani era il colore dei barbari.

Una donna dagli occhi blù si riteneva fosse di facili costumi.

Nel Medioevo invece diventò il  colore del manto della vergine, del cielo, e fu molto in voga anche tra gli europei dell'Ottocento.

Oggi è considerato un colore "conservatore", ma magico, che rilassa e facilita la conversazione.


Il  rosso


"Il  rosso è caldo, vitale, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità.
L'energia del rosso è consapevole, può essere canalizzata.
Più è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità, energia.
Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo." (Kandinskij)

Il rosso è il colore che più salta all'occhio.
Aiuta nel prendere decisioni e riattiva la circolazione di idee o di passione.
Ma se usato troppo può stimolare l'aggressività.... per questo è meglio usarlo solo in un punto circoscritto della casa o in un o al massimo due elementi dell'arredamento.







Il giallo

"Il giallo è dotato di una follia vitale, prorompente, di un'irrazionalità cieca; veine paragonato al suono di una tromba, di una fanfara."  (Kandnskij)

Il giallo indica anche eccitazione quindi può essere accostato spesso  al rosso, ma si differenzia da quest'ultimo.

Grazie alla sua forte luminosità, favorisce la capacità di concentrazione e il pensiero astratto. 

Stimola, purifica e ravviva il corpo, per questo viene utilizzato spesso nella cucina.





Il grigio



"Il grigio è l'equivalente del verde, ugualmente statico, indica quiete, ma mentre nel verde è presente, seppur paralizzata, l'energia del giallo che può farlo variare verso tonalità più chiare o più fredde facendogli recuperare vibrazione, nel grigio c'è assoluta mancanza di movimento, che esso volga verso il bianco o verso il nero." (Kandinskij)

Avorio, panna, crema, sono versatili come il bianco, ma più delicati e donano all'ambiente un tocco di raffinatezza.

Arricchisci i lievi contrasti dei colori neutri combinando superfici  chiare e scure, lucide e opache, ruvide e lisce: L'eleganza è assicurata.


Sta ora a voi scegliere il colore secondo i consigli - anche originali, se vogliamo, - di Kandinskij !

lunedì 14 gennaio 2013

AQUARIO...CHE PASSIONE!


Eccoci di nuovo insieme nell'Anno Nuovo! 
Voglio iniziare il 2013 con qualcosa di vivo, qualcosa che rallegri la vostra stanza senza troppe difficoltà!

Allevare pesci -  come sostiene  F. Guma - è alla portata di tutti. 
Basta seguire poche, semplici regole per avere un mondo intero in una stanza. 


Con i loro colori e i movimenti sinuosi, pesci e piante acquatiche regalano armonia a qualsiasi ambiente.

Contrariamente a quanto si crede, creare un mondo sommerso è alla portata di tutti. Anche dei principianti. 

Qui di seguito vediamo un po' come fare:

Bocce al bando
Il primo passo è scegliere l'acquario!!
Al bando la boccia!

Ci sono modelli di vasche rettangolari piccoli e medi, perfetti se si dispone di poco spazio.
L'importante è di non sovrappopolare  l'ambiente  e informarsi sulla taglia che i pesci possono raggiungere.

Il Pesce Oscar  red tiger(Astronotus ocellatue)

per esempio, si presenta come un simpatico beniamino di 4-5 cm, ma da adulto arriva anche a 30 cm.

Stessa sorte per il Botia pagliaccio (Botia macracantha)

Altri elementi indispensabili per la vasca sono il filtro dell'acqua e il sistema d'illuminazione interna.


Bene,  ora dove lo collochiamo?
Posizioniamo la vasca nella stanza dove trascorriamo più tempo, a vanno evitati i luoghi troppo rumorosi , quelli colpiti direttamente dalla luce solare, provoca la formazione  di alghe, e quelli vicino alle finestre.

Si valuti anche il peso dell'acquario 1 litro di acqua = 1 Kg e la base su cui poggiarlo.

Dovete poi decidere che tipo di pesci tenere e se in acqua dolce o salata, fredda o tropicale ?

*L'allestimento va un po' a vostro gusto, comunque un paesaggio subacqueo è un vantaggio  per i pesci e un piacere per chi li osserva.

Nell'acquario con acqua dolce non vanno messe conchiglie vere: rilascerebbero carbonato di calcio compromettendo la vita dei pesci. 
Il legno è coreografico ma è necessario sottoporlo ad alcuni trattamenti. Si può invece usare quello fossile.

Una volta allestito il tutto  (acqua compresa) meglio aspettare un paio di settimane prima di introdurre i pesciolini.  

In acqua dolce potete mettere i seguenti pesciolini:
se si è alle prime armi, il consiglio è: acqua dolce e fredda. 
Il Pesce rosso comune (Carassius auratus) è perfetto per iniziare.
                                         


I pesci d'acqua dolce tropicale esigono invece una temperatura più alta, generalmente tra i 20° C
e i 26°C.
Ne esistono centinaia di tutti i tipi, tutti molto decorativi.

Il Pesce combattente (Betta splendens)

dalle grandi pinne, è così chiamato per l'aggressività dei maschi nei confronti dei loro simili.

Il Gourami nano Cokisa Iala

temperatura dell'acqua dai 24°C ai 28° C,  può essere rosso vivo o azzurro carico con doppie file oblique di lucenti puntini nelle tonalità del rosso, del verde e dell'azzurro.

Il pesce coltello di vetro (Kryptopterus bicirrhis)

è quasi trasparente e vanta riflessi metallici variopinti.

Il Ciclide dalla bocca di fuoco (Cichlasoma meeki)

è invece grigio-azzurrino- violetto con una pennellata rosso mattone nella mandibola.


Ora veniamo i pesciolini che richiedono l'acqua salata:
L'acquario marino richiede più attenzioni.
Oltre a dover preparare l''acqua in contenitori di plastica (mai metallo) usando un'apposita miscela, è necessaria una vasca molto grande per ridurre al minimo gli effetti dei cambiamenti di ambiente per i pesci.

La bellezza dei pesci marini tropicali è indubbia, tuttavia, spesso sono aggressivi verso altri esemplari della stessa specie.
Quindi è consigliabile non tenerne più di uno per varietà, a meno che non ci sia la certezza di avere una coppia (maschio e femmina).

Il pesce chirurgo (Acanthurus japonicus)

può essere anche tutto giallo o di varie tonalità tra il blù e il giallo e l'azzurro disposte diversamente. E' molto intollerante e con lo stiletto erettile del peduncolo caudale può provocare ferite profonde.

Anche il Tordo maculato (Anampses meleagrides)

è irrequieto, mentre

il Pesce Palla (Arothron reticularis)

è pacifico e socievole.


E non dimentichiamoci ....... di Nemo !!!!!! col suo papà!!!!!




*La manutenzione:

Per mantenere l'acqua pulita bisogna seguire regolarmente un programma di cambiamenti parziali, per esempio sostituendo il 20%  ogni 2/3 settimana.

L'acqua che si inserisce deve essere della stessa qualità e temperatura di quella presente. 
Quello marino necessita, inoltre, dell'integrazione di alcuni elementi - come calcio e magnesio-.

Oltre  a mantenere la vasca pulita, bisogna controllare giornalmente temperatura e funzionamento degli apparecchi.


* L'alimentazione:

Questo è un punto molto delicato soprattutto per quanto riguarda la quantità.
I pesci mangiano solo fino a saziarsi, tutto ciò che eccede, inquina.
Per regolarsi, è bene controllare che nel giro di pochi minuti il mangime sia stato consumato del tutto.

Per i pesciolini da acquario si trovano in commercio cibi industriali, ottimi e ben bilanciati.
Tuttavia è bene variare con alimenti liofilizzati e freschi.

* I nuovi arrivi:

Il tragitto dall' acquario, dove comprerete i pesciolini, a casa deve avvenire nel minor tempo possibile.

Una volta a casa, bisogna spegnere le luci della vasca e immergere il sacchetto ancora chiuso per abituare il pesce  alla nuova temperatura (20 minuti).

 Aprire il sacchetto e adagiarlo nell'acquario fissandolo al bordo con una molletta.
Con un bicchiere prendere un po' d'acqua dall'acquario e versarla nel sacchetto del nuovo arrivato affinché si adatti gradualmente.
Dopo aver ripetuto 2/3 volte il procedimento è possibile rlasciare il pesciolino.


Vi piacerebbe averlo?????  ..... e la manutenzione chi la fa...????