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martedì 1 maggio 2012

3.° RICORDI DI UN'INFANZIA CHE NON C'E' PIU'

EPISODI  DI TANTO TEMPO FA........


(3° episodio)
Vita coi nonni


Siamo nel periodo natalizio (avvento) , periodo che in Austria era ed è ancora molto sentito, anche nella preparazione della casa, degli addobbi, dei dolci. 
La casa è sempre profumata o di aghi di pino, o di fecola, o di farina di castagne,  o di zucchero caramellato o di altro.

Sono a spasso con il nonno, oggi  ha chiuso il suo  studio medico, si è preso un giorno di riposo," con sacro santo diritto",  ha detto la nonna.....
Infatti al nonno  si rivolgono tante persone, anche a volte per cose da poco, solo per sentire quella voce amica che riesce sempre a rincuorarli; e quando le persone non sono abbienti, anzi alcune famiglie sono proprio povere, il nonno con un sorriso al momento del commiato dice : "ci vediamo la prossima volta, state in salute!"

Bene, ora siamo vicino ai soliti giardini dove vado spesso anche con nonna, in un angolo c'è una piccola casetta, è quella del giardiniere che cura le piante e per guadagnare qualcosina in più vende anche i fiori.


Ci vede, fa un cartoccio con delle margherite gialle e me lo mette in mano....
"Buongiorno dottore, porti questi fiori alla sua Signora e me la saluti, di solito vedo lei qui nel giardino con la sua bella nipotina (e mi da una carezza), sta bene, vero?"
"Tutti bene, grazie a Dio" (naturalmente  in tedesco , espressione che sento dire tanto spesso  in casa e mi suona forse più  familiare - "Gott sei Dank!" - ) e continuiamo la nostra passeggiata tenendoci per mano.

Arriviamo a casa, la nonna è felice dei fiori, la sua casa è sempre piena di fiori, ne regalano molti al nonno...
E' da lei che ho imparato ad amarli tanto e già allora mi ripromisi che anche la mia casa sarebbe stata sempre con dei fiori.
Da mamma e papà a Milano i fiori ci sono solo nelle ricorrenze, " costano ancora troppo e ci sono spese più importanti", dice la mamma.
E' dai miei genitori che ho imparato a risparmiare e guardare in faccia alla realtà......

Come ho detto sopra, siamo nell' avvento, un periodo bellissimo per tutti, ma principalmente per noi bambini.
In sala da pranzo sull'armadio, vicino al pianoforte c'è la "candela dell'avvento". E' una candela speciale, molto grossa con segnati i giorni del mese di dicembre fino al 24!
La nonna la accende la sera prima che tutti vadano a letto e ogni giorno si brucia la data del giorno stesso, finchè si arriva in fondo alla candela ed è il giorno prima di Natale, tanto atteso..... la vigilia!




La vigilia in Austria è  con la messa di mezzanotte il momento clou del Natale, i  doni si aprono verso le 18 con una dolce merenda,  si mangia ancora verso le 22 qualcosina di leggero (il pranzo importante si fa il giorno di Natale)  e a mezzanotte tutta la famiglia si reca alla messa Santa.

Anch' io, sopra il mio letto nella mia cameretta, ho un "calendario dell'avvento". 
Me lo ha preparato la nonna, è molto bello:  è un quadrato di cartone diviso in caselline.
Ogni casellina ha la data  dall'1 dicembre fino al 24 dicembre, su ogni data è inserito un pupazzetto, delle palline colorate, degli alberelli  e altre cose inerenti la festa del Natale.

La mattina, appena mi sveglio, la gioia più grande è lo staccare il pupazzetto, conservarlo con cura e contare ancora quanti giorni mancano alla Festa Santa.

Con questo sistema a tre anni sapevo già contare e anche leggere! Tutto grazie a piccoli accorgimenti dei nonni e dei miei genitori.


I giorni passano lenti..... ma passano e arriva la sera nella quale è rimasta solo una casellina: quella del 24!!!! 
Non riesco ad addormentarmi...... l'ansia è troppo forte.


( il 4° episodio, sulla Festa del Natale in Austria, al prossimo post) 

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